venerdì 10 dicembre 2010

We Want Sex

10 buone ragioni per andarlo a vedere:

1.Ricordarsi che fino a 40 anni fa il lavoro maschile e quello femminile erano considerati l'uno di serie A e l'altro di serie B;
2.Ricordarsi che, anche ora, nonostante i progressi legislativi, uomini e donne non godono della stessa retribuzione a parità di lavoro e di competenze;
3.Fissare nella mente una battuta che suona più o meno così: “Credevo fossero diritti, non privilegi”;
4.Fissare nella mente il viso pulito e autentico di Sally Hawkins che interpreta Rita O'Grady;
5.Rendere un omaggio quanto mai irrisorio eppure necessario alle 187 operaie della Ford di Dagenham, Essex, che nel 1968 scioperarono ad oltranza per ottenere la parità salariale;
6.Rendere giustizia, solleticando forse un po' di retorica, ai sacrifici, alle rinunce, alle privazioni, ma non solo quelle materiali, ai tripli salti mortali che tante acrobate continuano a fare per non perdere il lavoro, e la dignità;
7.Sorridere, amaramente, della codardia di certi rappresentanti sindacali;
8.Sorridere, fieramente, della maggiore efficacia - e poesia - dei tentativi di autorganizzarsi;
9.Sapere quante madri abbiamo;
10.Sapere che se abbiamo smesso, forse è ora di ricominciare.





Un'ultima nota: se i traduttori ci facessero la cortesia di lasciare almeno i titoli originali dei film non italiani saremmo loro grati. In origine era Made in Daghenam. In Italia, con il pretesto che in una scena lo striscione con la scritta “We want sex equality” rimane chiuso sull'ultima parola, diventa la solita allusione sessuale. Ma va bene così. Andatelo a vedere comunque!

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