Ecco l'ultima trovata degli antiabortisti americani.
La novità è che il manifesto è stato affisso a New York vicino alla sede di Planned Parenthood, un'associazione che si occupa di prevenzione e controllo delle nascite, come a voler indicare che il posto pù pericoloso per una bambina è il luogo in cui si va ad abortire più che - facile provocazione - il grembo materno.
E dire che, dopo il film Juno (ricordate? La ragazzina indie-pop che, incinta di un nerdissimo compagno di classe a 15 anni, decide di dare in adozione il bebè), gli antiabortisti americani avevano orgogliosamento tirato su la testa, legittimati da un film che nelle intenzioni aveva altri scopi ma che alla fine ha messo d'accordo tutti.
Altro aspetto interessante è il connubio tra antiabortisti e questioni etniche. Visto l'aumento di interruzioni volontarie di gravidanza tra le donne afro americane, pensano bene questi nuovi crociati di cavalcare la salvezza della razza oltre che dell'anima.
Sempre peggio...
Aspettiamo che anche in Italia, a breve, magari sotto elezioni, qualcuno ricominci con questa litania.
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